L’Epifania, secondo la Psicologia, può essere interpretata come la scoperta, a seguito di un viaggio introspettivo, che porta ad un’illuminazione personale e avvicina maggiormente a ciò che è autentico, può quindi essere concepita come un’illuminazione che può manifestarsi attraverso nuove modalità di comportamento, azioni, pensieri, progetti personali.
L’Epifania, è la festività che segna la fine del periodo natalizio, riportandoci alla vita quotidiana. Epifania è un termine che deriva dal greco (ἐπιϕάνεια) e che significa letteralmente «manifestazione». Questo termine è stato usato in senso religioso fin dai tempi dell’antica Grecia per indicare l’azione di una divinità che si palesa attraverso una visione, un sogno, un miracolo o in generale dei segni. Nel mondo cristiano il termine è passato a designare la festa, commemorativa della presentazione di Gesù Cristo al mondo pagano, in particolare, l’evento simbolico di tale manifestazione è rappresentato dal viaggio e dall’arrivo alla grotta in Betlemme dei re Magi. Quindi l’Epifania è una festa associata tradizionalmente alla rivelazione e alla manifestazione del divino all’umano.
Ma come possiamo interpretare l’Epifania in chiave psicologica? Quali sono i significati di questa festività per la Psicologia?
Questa festa ci invita senza dubbio riflettere sui significati del viaggio e non solo in senso stretto come esplorazione del mondo esterno e di luoghi nuovi, in senso più ampio del viaggio interiore. Infatti l’Epifania, secondo la Psicologia, può essere interpretata come la scoperta, a seguito di un viaggio introspettivo, che porta ad un’illuminazione personale e avvicina maggiormente a ciò che è autentico.
I Magi e il loro viaggio, potrebbero rappresentare in quest’ottica, archetipicamente, il bisogno umano di cercare qualcosa di più grande, un significato profondo che trascenda la quotidianità, il personale senso della vita. Psicologicamente, il viaggio dei tre re potrebbe simboleggiare dunque il cammino interiore che ognuno di noi intraprende alla ricerca della propria verità. Spesso, come i Magi, seguiamo delle “stelle” personali: sogni, desideri o intuizioni che ci guidano, ma il viaggio richiede pazienza, resistenza e fede, soprattutto nei momenti di dubbio e difficoltà. Inoltre il viaggio dei Magi non è un viaggio individuale, sono tre individui che in piccolo gruppo si mettono in cammino, sostenendosi a vicenda, questo sottolinea l’importanza delle relazioni nel nostro cammino psicologico: anche se la scoperta è personale, la condivisione del viaggio rende l’esperienza più ricca e significativa. L’Epifania ci invita a guardare anche a chi cammina al nostro fianco e a riconoscere il valore del contributo di chi appunto ci affianca e ci sostiene nel nostro percorso di vita.
L’Epifania può quindi essere concepita come il momento in cui si accende una luce nella mente, come un’illuminazione. I momenti di epifania interiore sono rari ma significativi perché ci mostrano ciò che spesso ignoriamo o trascuriamo, rivelandoci verità profonde su chi siamo e su cosa vogliamo. Come nella tradizione cristiana, questa rivelazione può essere umile e nascosta, ma potente nella sua semplicità e va trattata con gratitudine e riconoscenza (vedi i doni dei Magi).
L’Epifania è anche il momento in cui si ritorna alla quotidianità dopo la fine delle festività natalizie, integrando questo significato con quelli precedenti, potremmo altresì cogliere l’invito di questa festività a portare e realizzare attraverso azioni, comportamenti, progetti, nella vita quotidiana, le intuizioni, le illuminazioni, i frutti del viaggio interiore nella concretezza della vita di tutti i giorni appunto. Il contatto autentico con sé stessi, di fatto non può ridursi a momenti straordinari e rari di spiritualità, ha a che fare infatti la consapevolezza, la gratitudine e la presenza attiva che riusciamo a sperimentare e agire nel quotidiano, nel nostro presente.
In definitiva, cosa c’entra l’Epifania con MentiAContatto?
Centra perché quanto sopra descritto e argomentato ha molto a che fare con il viaggio che ha portato MentiAContatto e quindi me (link alle pagine del sito del metodo e mia personale ), in quanto psicoterapeuta, ad essere e realizzare ciò che proprio durante questa festività in particolare, ho realizzato, concretamente e tangibilmente, a partire dalle mura dello studio, espressione manifesta dell’epifania vissuta.
Questa Epifania, mia e di MentiAContatto è stata solo l’ultimo (il primo guardando dalla prospettiva del perenne cammino) “punto di arrivo”, dopo un viaggio lungo e non sempre in discesa. Nonostante questo la consapevolezza di ciò che desideravo autenticamente e di chi sono e voglio essere, come la luce di una stella cometa, non mi ha mai abbandonata. C’è stata l’intuizione, c’è stata la consapevolezza e la visione di ciò che volevo realizzare, c’è la ricerca di qualcosa di più grande e significativo, che ha a che fare con mettermi a servizio delle persone e crescere personalmente e professionalmente senza sosta, c’è la gratitudine nei confronti di chi mi ha sostenuta in questo progetto, moralmente e fisicamente, c’è l’illuminazione che è diventata spazio e tempo vivibile, declinato nella quotidianità.
A questo punto non mi resta che ringraziare anche le persone che seguo per la fiducia che continuano a darmi e augurare loro un buon inizio nel nostro nuovo e al contempo familiare spazio di terapia e scoperta di sè. Che la mia Epifania sia per voi tutti uno stimolo ed energia positiva per il vostro viaggio interiore, viaggio per cui avete scelto me come guida e per questo vi sono riconoscente e grata.
Sono felice di comunicare che dal 7 Gennaio vi accoglierò presso la rinnovata sede di MentiAContatto sita in via Giuseppe Talucchi N.46 A Torino