Se davvero volete fare spazio alla positività nella vostra vita, prima di tutto iniziate a fare spazio a ciò che vi disturba, guardatelo, state in sua compagnia … avete dei pensieri negativi? Prendetevi del tempo per visualizzarli, sentirli, accoglierli, lasciarli passare… come nuvole che attraversano il cielo, ecco, voi siete il cielo, le nuvole “i vostri pensieri”.
“Pensa positivo che ti fa bene!”, “Se affronti la vita con un sorriso l’affronti meglio!”, “Dai sorridi che ti fa bene!”. Quante volte vi siete sentiti dire frasi del genere? E quante volte vi hanno solo irritati?.
Come se fosse facile pensare positivo quando le cose dentro e fuori vanno male.
Come si fa ad avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita, a pensare positivo quando dentro stiamo male? Come si fa a pensare positivo quando la nostra anima è tormentata da irrisolti e traumi che interferiscono con la qualità della vita nel presente? Come si può essere positivi autenticamente se l’infanzia è stata “un disastro”? Come posso pensare positivo se ho appena chiuso una relazione per me significativa? Chi può dire che la promozione appena avuta sia davvero un vantaggio?
“Frasi positive” come quelle sopracitate in alcuni casi risuonano dentro come: “Non tollero di vederti triste, non tollero questa emozione, non riesco a starti vicino” Oppure: “Smettila di sentirti cosi e datti una mossa!”. (Ecco svelato il motivo per cui spesso ci fanno sentire solo peggio! Se non incazzare!… ops! L’ho detto!).
Come si può pensare positivo se dentro si prova rabbia, tristezza, delusione, angoscia… Sforzarsi di pensare positivo in questi casi significa cercare di mettere a tacere l’anima con le parole della mente, significa mentire a noi stessi. La mente mente, ricordatelo e talvolta mente cosi bene che crediamo a tutto quello che ci suggerisce, anche quando cerchiamo di placare l’ansia dicendoci: “andrà tutto bene”.
La verità è che non possiamo sapere come andranno le cose e che tanto il pensiero catastrofico, tipico di alcuni stati emotivi intensi e disturbanti, quanto il pensiero illusorio (orientato alla positività senza realismo) sono allo stesso modo tipi di pensiero disfunzionale e dannosi.
I pensieri positivi non possono nascere con la volontà di farli, la volontà rispetto a ciò che abbiamo dentro, che sentiamo non ha alcun potere. Le emozioni, i sentimenti, possono solo essere accolti, significati e gestiti, è per questo che a volte non basta dirsi: “Dai su, pensa positivo, Guarda che bella giornata!”.
Esistono i pensieri positivi, certo, ma non hanno alcun effetto sulla sofferenza, sui dolori dell’anima, specie quelli più antichi e non c’è alcuna strategia veloce ed efficace “contro” i dolori dell’anima, non esistono i : “7 modi per essere felice, subito” (Quelli che vanno tanto di moda di questi tempi!). Chi mi conosce sa che non credo nelle soluzioni miracolose, tanto nella psicologia quanto in altri campi che riguardano la salute psicofisica.

I pensieri positivi arrivano solo se li sentiamo, se li pensiamo senza sentirli non fanno altro aumentare la sofferenza, il dolore, il disagio personale e la distanza da noi stessi. Credo dunque che il pensiero positivo esista, ma che non possa essere sconnesso da ciò che si sente dentro, sopratutto se disturbante. Con ciò attenzione che non sto sostenendo la tesi:
“crogiolatevi nella sofferenza!”, tutt’altro, vorrei invece darvi dei suggerimenti per lasciare spazio a qualche pensiero neutro o autenticamente positivo, ma una volta entrati in contatto ed in ascolto con ciò che disturba. Se mi sento triste ho tutto il diritto di esprimere la tristezza, così vale per la rabbia, il disgusto, la paura, l’ansia, la gioia, la sorpresa, la meraviglia. Queste emozioni mi stanno segnalando qualcosa di me, di come sto reagendo e significando quello che mi sta accadendo: ho il dovere di ascoltarle e allo stesso tempo ho il diritto di sentirle ed esprimerle. Gia questo è un approccio positivo alla vita, assertivo, sano. Se questi suggerimenti non bastano e se il malessere e la sofferenza persistono ricordate che la scelta più saggia e più coraggiosa è quella di contattare un professionista.
Allora se volete fare spazio alla positività nella vostra vita, prima fate spazio a ciò che vi disturba, ascoltatelo, guardatelo, state in sua compagnia … avete dei pensieri negativi? Prendetevi del tempo per visualizzarli, sentirli, accoglierli, lasciarli passare… come nuvole che attraversano il cielo, ecco, voi siete il cielo, le nuvole i vostri pensieri. Evitate di identificarvi con i vostri pensieri, semplicemente pensateli e lasciate che facciano il loro corso. Non cercate di fare resistenza ai vostri pensieri disturbanti e alle vostre emozioni, date loro il tempo di manifestarsi e scorrere nel cielo, lasciateli passare, vi attraverseranno e lasceranno spazio ad altro. Più li ostacolerete, coprirete, cercherete di reprimerli, più vi tormenteranno.
E poi fate attenzione a come li pensate, cercate di contestualizzare evitando catastrofismi e visioni del tipo tutto bianco o tutto nero. Allora se siete tristi, nominate questa tristezza dicendo a voi stessi: “In questo momento mi sento triste, non so bene perché è così e lo accetto, accolgo la mia tristezza, accolgo questa mia emozione”, questa espressione suona molto diversamente da:
“Sono depresso/a” e fa la differenza anche nella reazione che avrete in relazione a quella emozione, perché se pensate catastroficamente che siete depressi, quando state provando “solo” tristezza, questo potrebbe anche spaventarvi e di conseguenza far perdurare quell’emozione, talvolta creando una dinamica simile alla profezia che si avvera. Oppure: “Sono un fallimento, ho sbagliato tutto!” ecco questa frase potrebbe essere riformulata cosi: “Questo esame è andato male e questo mi fa sentire molto triste e giù di morale e mi fa pensare che potrei fallire anche altre volte, mi impegnerò affinché la prossima volta vada, meglio!”.
Ecco io credo in questo tipo di pensiero positivo, pensare in questi termini, contattando, accogliendo e permettendosi si vivere e farsi attraversare da pensieri ed emozioni anche disturbanti lascia spazio ad altro ed è li che si può rinforzare il pensiero positivo è li che possiamo vivere più pienamente le emozioni piacevoli, perché è vero che l’essere umano ha come predisposizione quella di attenzionare gli eventi (interni o esterni che siano) spiacevoli e di trascurare quelli positivi, con la conseguenza che… la vita sembra a volte proprio una… non si può dire! Ma ci siamo intesi.
In definitiva il pensiero positivo ha effetto solo se incorporato e non ha nulla a che vedere con frasi come quelle scritte all’inizio dell’articolo, anzi ha tanto a che vedere con lo spazio che diamo ai pensieri negativi e alle emozioni disturbanti per potersi manifestare, come nuvole che attraversano il cielo.