Per ambientamento si intende quel processo attraverso cui i due sistemi bambino e ambiente, si adattano reciprocamente l’uno all’altro.
Questo è un momento di transizione, emotivamente importante sia per il bambino che per l’ambiente che lo circonda.

Durante questo periodo vi è una costante comunicazione e collaborazione dei diversi ambienti di vita del bambino (educatori, genitori, rete familiare o extrafamiliare) che trovano il loro incontro nel sistema scolastico in cui il bambino viene inserito. L’inserimento è il momento in cui il bambino si distacca dai genitori ed essi si distaccano da lui, è un momento di separazione in cui il bambino accinge alle proprie risorse personali per far fronte a questo momento doloroso. E’ per questo, fondamentale lasciare il bambino libero di trovare le proprie strategie pur contando sempre sulla presenza degli adulti di riferimento.
Il concetto di bambino competente, ha portato ad un’evoluzione nei termini che ha sostituito il concetto di inserimento con quello di ambientamento.
Con il termine inserimento ci si riferisce più all’idea di includere un elemento nuovo in un insieme già formato, in cui è compito esclusivo dell’educatore favorire l’ingresso del bambino.
Il termine ambientamento, invece, richiama il concetto di accoglienza e si riferisce ad un sistema complesso in cui tutti gli elementi sono in relazione tra loro e influiscono uno sull’altro reciprocamente in un tempo e in uno spazio da costruire su bisogni specifici di ognuno.
Da questa premessa è quindi evidente come nel momento delicato dell’ambientamento tutti gli elementi coinvolti hanno un ruolo fondamentale, genitori per primi!

I vissuti del genitore

Il genitore, in questo momento di distacco prova vissuti contrastanti, se da un lato può essere consapevole di quanto poi una volta ambientato il bambino troverà un ambiente che gli permetterà di crescere e sviluppare le sue autonomie, di entrare in relazione con i coetanei e di essere sereno; dall’altro vive forti sensi di colpa di “lasciare” il proprio bambino in un ambiente a lui sconosciuto; paure, preoccupazioni, tristezza e sensi di colpa, fanno si che il genitore sia un elemento in questo sistema che va fortemente rassicurato.
In questa fase è importante prendersi il giusto tempo e spazio da dedicare ai propri vissuti personali, non sottovalutare o sminuire questo momento e chiedere aiuto e rassicurazioni al sistema, in primis agli educatori che comprenderanno bene le difficoltà e poi a tutti gli elementi rassicuranti nel proprio ambiente (amici che hanno già affrontato questo momento, gruppi di genitori, familiari ecc…)

Ma perchè è così delicato questo momento?

Come abbiamo visto vi sono diversi attori sulla scena dell’ambientamento a scuola, ognuno dei quali porta con se un proprio bagaglio di vissuti emotivi e che contribuisce a favorire o meno questo processo.
Ma gli attori più importanti in questo sistema sono sicuramente la mamma e il bambino.

Attaccamento


Il legame di attaccamento che c’è tra di loro influenzerà notevolmente questo processo che potrà vedere diversi scenari più o meno positivi.
In base al tipo di attaccamento che il bambino avrà verso la mamma, egli reagirà in modo più o meno sereno al distacco da essa. Il concetto di attaccamento include in sé sia una manifestazione comportamentale che un legame affettivo.

Il legame affettivo è quello che si crea tra il bambino e la sua mamma (o chi ne fa le veci), quella persona che lo contiene fisicamente, lo allatta, si prende cura di lui; è un bisogno a doppio senso, del bambino di essere accudito e della mamma di accudire il suo piccolo.
il comportamento di attaccamento è attivato da una situazione di separazione dalla figura primaria, o dalla minaccia di essa, ed è eliminato con la nuova vicinanza.” La differenza tra l’attaccamento e il comportamento di attaccamento è descritta da Bowlby in “Una base sicura”,dove specifica che l’attaccamento in sé non è la ricerca della vicinanza, bensì un comportarsi in un modo pressoché invariato nel corso del tempo, mentre il comportamento di attaccamento muta in modo repentino in base alla situazione ambientale circostante.

Vi sono diversi tipi di attaccamento che non sto a specificare in questa sede in quanto richiederebbe un momento dedicato a parte, ma quello che si può dire è che il tipo di attaccamento che favorisce l’esplorazione sana dell’ambiente è quello sicuro, in cui il bambino trova conforto nel genitore e si sente libero di esplorare l’ambiente perchè sa che al suo ritorno ci sarà la mamma ad aspettarlo. Questo non vuol dire che i bambini con attaccamento sicuro non piangano al momento della separazione, ma appena rivedranno la loro mamma saranno tranquilli e rassicurati dalla sua presenza.

Fase di separazione-individuazione

Un altro fattore che influenzerà questo momento è la fase dello sviluppo in cui si trova il bambino.
Vi è una fase tra il sesto mese e il trentesimo circa, chiamata dalla Malher di separazione-individuazione in cui il bambino inizia ad esplorare il mondo circostante e a separarsi dalla fase precedente di simbiosi con la madre; inizia a percepirsi come individuo a se stante e a costruire il proprio sè. Come potete notare questa fase coincide proprio con il periodo in cui solitamente i bambini vengono inseriti in un nuovo ambiente (asilo nido o scuola materna). Bambini che si stanno separando dalla figura materna e si sentono sicuri di poter esplorare il mondo circostante, affronteranno con più serenità questo momento; altri che sono ancora in una fase di simbiosi e hanno poca fiducia del mondo esterno, saranno più spaventati a volte proveranno quella che la Malher chiama angoscia da separazione e chiederanno maggiori rassicurazioni dall’ambiente circostante

Trovare rassicurazioni in un ambiente accogliente

Tendenzialmente quando le madri vedono i bambini provare questo tipo di angoscia, si spaventano, si rattristano e pensano che il loro bambino starà male. La reazione di sconforto in questo momento è normale, per questo è importante che l’ambiente attorno sia pronto ad accogliere queste paure e rassicurare sul fatto che fa parte di una fase del bambino e che se aiutato a superarla con serenità sarà un bambino pronto ad esplorare il mondo esterno in modo sicuro, per permettergli così di strutturare un proprio sè separato dalla mamma e in grado di autodeterminarsi.
Il momento dell’ambientamento va fatto in modo delicato, rispettando i tempi del bambino e accogliendo le sue angosce sapendo che fanno parte del percorso, ma che una volta ambientato sarà un bambino sereno e in grado di trovare le sue risorse per incominciare questo nuovo percorso.


Come abbiamo visto sono diversi i fattori da considerare in questo importante e delicato momento. Proprio per questo se siete interessati ad un confronto con noi vi aspettiamo il 5 Ottobre a Kasarcobaleno (Ciriè) per affrontare insieme l’argomento e permettere ai genitori di esprimere paure, dubbi, chiarimenti o semplicemente per trovare qualche ora di confronto insieme!